Mantenere pulita l'acqua della piscina
In passato la maggior parte delle piscine non disponevano della installazione di un depuratore e funzionavano semplicemente riempiendo con acqua limpida e, trascorso un certo numero di giorni quando l'acqua presentava un aspetto sgradevole, si svuotavano, si pulivano e si riempivano nuovamente.
Questa soluzione senza alcun dubbio presenta vari inconvenienti: spese di acqua, insalubrità della piscina e un bagno poco gradevole dovuto alla insufficiente limpidezza dell' acqua, la società attuale esige: economia, igiene e comodità, per queste ragioni dobbiamo dotare alle piscine delle installazioni e trattamenti necessari.
Quando si riempie in estate la piscina con acqua potabile o del pozzo, generalmente si deve osservare che questa sia limpida, però restando esposta al sole e all'aria si verificano due fenomeni comuni:
- L'acqua si contamina dai microrganismi che esistono nell'atmosfera più quelli che introducono i bagnanti e non avendo ossigenazione si ristagna riproducendo parassiti nella piscina formando alghe. Questa formazione di vita viene favorita per la temperatura ambiente elevata prendendo l'acqua una colorazione verde.
- L'aria e la pioggia introduce nell'acqua quantità di polvere, terra e foglie che la intorbidiscono.
Questi due fattori che incidono sopra la piscina, logorano in poche ore o in pochi giorni con il seguente risultato: una piscina totalmente antigienica e niente piacevole per il bagno.
Il modo di combattere questi due problemi sono:
- Mantenere nell'acqua una quantità di cloro residuo sufficiente perché i bacteri e i microrganismi che si introducono in essa possono essere distrutti al momento. Indichiamo il cloro dovuto e che sia economico per il fine che se lo destina. Esistono altri prodotti come lo iodio, bromo, ozono, interscambio ionico ecc..., però i loro costi smisurati sono proibitivi per la loro applicazione.
- Dotare la piscina di un filtro che per mezzo di una pompa trattenga all'interno tutta la materia in sospensione dell'acqua.
Il pH dell'acqua della piscina
II pH è il grado di acidità dell'acqua. I valori del pH sono compresi tra 0 e 14, corrispondendo al valore 7 grado neutro, i valori tra 0 e 7 i gradi acidi e tra 7 e 14 sono alcalini. I valori usuali in una piscina sono compresi entro il 6,8 e 8,4.
Perché è importante il pH?
Il valore ideale del ph nella piscina deve essere situato entro 7,2 e 7,6. Precedentemente si indica che per la distruzione dei bacteri, dobbiamo mantenere nell'acqua una quantità di cloro residuo sufficiente per esso; però questo cloro sarà efficace come battericida quando il valore dell'acqua avrà il pH compreso tra il 7,2 e 7,6. E importante che se si vuole distruggere i bacteri si devono mantenere i valori menzionati.
Esistono altri fattori che obbligano a mantenere il pH perfetto. Se è superiore a 7,6 il calcio disciolto nell'acqua precipiterà in forma visibile intorbidendo l'acqua dandole un aspetto lattiginoso, ostruendo rapidamente il filtro precipitando sul fondo e intaccando gli accessori della piscina. Quando il valore del pH è inferiore a 7,2, l'acqua sarà corrosiva, producendo irritazione agli occhi e mucose nasali, potendo arrivare a distruggere le parti metalliche che possono comporre la piscina.
Per quanto detto si può dedurre che il grado di qualità dell'acqua della piscina dipende dal valore del pH che ha.
Il cloro: quello che si deve sapere - Norme legali
Le disposizioni sanitarie vigenti determinano che il contenuto di cloro libero nell'acqua della piscina deve essere compreso entro 0,20 a 0,60 milligrammi per litro (0,2 a 0,6 ppm.).
Cosa si intende per cloro libero o residuo
Nell'acqua, dopo filtrata, esistono una serie di nemici invisibili che è giusto distruggere.
Per questa distruzione è necessaria una quantità determinata di cloro che abbassi la forma di acido ipocloroso. L'impiego più del necessario per distruggere i bacteri e ossidare la materia organica, permane libero nell'acqua sotto forma di acido ipocloroso. I bacteri, la materia organica ecc. si introducono nell'acqua attraverso bagnanti, agenti atmosferici (vento, pioggia ecc.).
Il cloro che rimane nell'acqua sotto forma di acido ipocloroso si denomina Cloro libero o Cloro residuo.